venerdì 29 novembre 2013

Un'intervista ai Broche per Rosso Antico by Luca Fiorini

Rosso Antico Broche Bologna vintage

Hanno un nome che sa di fiaba e un atelier che traghetta il passato nel futuro. Sono un duo di performing art, i fratelli Broche, aka Samuel, Mauro e Stefano, nome de plume dalla doppia accezione: “fratelli” ammicca a un nuovo concetto, contemporaneo e onnicomprensivo, di famiglia, e “broche” (dal francese spilla) si rifà al più classico dei fermagli-gioiello.


Rosso Antico Fratelli Broche Bologna

La loro storia, sperimentale e ricca di contaminazioni, ha inizio nell’ottobre 2004 in quel di via Don Minzoni, a Bologna, la città europea col più alto numero di antiquari, in cui lo store si chiamava “Interno 9” e rispondeva all’aut aut del periodo: negozio o concept store? Necessariamente, concept store. Aperto a orari avulsi (dal tardo pomeriggio a sera inoltrata), fitto di firme, feticci, e foraggiato da capi d’alta moda – il nome di Vivienne Westwood campeggiava sull’etichetta dei 15 abiti inaugurali –, Interno 9 ha avuto col vintage, prima che tornasse massivamente di moda, un approccio inventivo, intuitivo.

orecchini vintage Broche Bologna


Dai Broche potevi entrare, spulciare, spendere, spenderti. Ma anche pasteggiare, sorseggiare un tè, presenziare a una performance. E puoi farlo ancora: al n° 2 di via dei Rondone, non lontano da Porta Lame, in un ex laboratorio deputato alla duplicazione di chiavi, oggi boutique bohémienne dove la vendita al dettaglio rappresenta l’attività preponderante, è inalterato il gusto per la mise-en-scène.
Parola d’ordine: memoria storica. «Che è l’aspetto che più ci interessa», assicura Stefano, cultore delle avanguardie dei primi del 900: «il nostro è un ruolo di mediazione: recuperiamo materiale selezionandolo in base a un intuito etico-estetico che ha anche un che di ecologico.»

Dai Broche non si compra solo qualcosa: si ha una consulenza estetica. Nessun sistema di conto vendita, da loro, ma acquisti da stock, sgomberi, interventi per “stress da accumulo”, cambio casa, cambio taglia. Abiti e accessori vintage tappezzano le mura del negozio: si va dagli anni ’50 agli ’80, dal rockabilly o allo stile burlesque, con qualche pezzo di ricerca nel settore vestimentiario.
«Siamo più attratti dalle arti applicate – rilancia Samuel, accumulatore seriale e appassionato d’antiquariato –, ma gli abiti risultano più semplici da “digerire”, meno legati a un’elite culturale: i vestiti hanno un che di documentaristico, e sono anch’essi rappresentativi di un’epoca. Se ben confezionati, sono depositari di una qualità sartoriale che non conosce usura, diversamente da ciò a cui siamo abituati oggigiorno. Non a caso, il capo femminile più richiesto è ancora l’abito a trapezio, icona Sixities per antonomasia, perfetto per ogni corporatura. Storicamente “meno capite”, invece, sono le ceramiche e il design vetrario: il servizio da tè, il trittico da fumo, le coppette da macedonia sono spesso scambiati per semplici tazze, tavolini, cristallerie, benché siglati, talvolta, da nomi monumentali come Gio Ponti o Gaetano Pesce.

Broche_cristalliBroche_ceramiche_design_vintage_anni_60Broche_borse_e_modernariato_bolognaBroche_borsa_pois_vintage_bologna

Ma i balocchi dei Broche non si esauriscono fra le mura di via del Rondone. Oltre la vetrina, al di là della vendita, i due si occupano di eventi e allestimenti: figurano fra i curatori d’immagine dall’applaudito Biografilm Festival e organizzano ciclicamente sfilate vintage e progetti a tema; senza contare un seminario di performance ed espressione corporea condotto di recente presso l’accademia Belle Arti di Bologna.


«Lo scorso anno, nel chiostro del convento di San Martino, abbiamo inscenato un duello fra abiti del passato e look del futuro, rappresentando immancabilmente la prima categoria», raccontano Samuel e Stefano. «Con un occhio alle cose che sono state e uno a quelle che saranno. Perché talvolta, il presente, è meglio dimenticarlo. E ispirarsi al passato è, come dire, ispezionare il futuro

I Fratelli Broche sono aperti il mercoledì, venerdì e sabato, dalle 11.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 20.00, in Via del Rondone 2, a Bologna. Tel. 348 566 1073  Mail: fratelliBroche@gmail.com

Puoi leggere l'intero articolo di Luca Fiorini qui


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